mercoledì 22 maggio 2013

Il Rock


Il rock come incontro
Nella seconda metà degli anni Sessanta la musica pop viene sempre più vissuta dai giovani di tutto il mondo industrializzato come fattore unificante,come opportunità di incontro,come “collante” per il gruppo. Alcune rassegne di musica rock richiamano miglia glia di spettatori e,in alcuni casi,si giunge persino alle centinaia di migliaia.
E’ il caso del festival di Woodstock:nell’agosto del 1969 quasi mezzo milione di ragazzi accorrono presso questa cittadina vicino New York per “3 giorni di pace e musica”come recita lo slogan ufficiale. Si va per ascoltare alcuni dei nomi più importanti del rock mondiale,ma soprattutto per stare insieme ad altri coetanei.
Anche i decenni successivi vedranno grandi raduni,effettuati per lo più negli stadi di tutto il mondo e,a volte,promossi per sostenere importanti cause sociali,come la lotta alla fama  o la difesa dell’ambiente. Sono l’occasione per tanti giovani per ritrovarsi nel segno della musica.

L’epoca dei gruppi
Quando l’onda del successo del rock’n’roll negli anni ’60 giunge in Europa,e in particolare l’Inghilterra,assistiamo a un fenomeno particolare:quella musica,finora legata a nomi di singoli cantanti,viene “declinata al plurale”,cioè diventa espressione soprattutto di gruppi e non di singoli. Sono infatti i complessi musicali formati da 4 o 5 ragazzi a emergere e a raggiungere il successo,in alcuni casi clamoroso,come quello ottenuto dai Beatles,dai Rolling Stones,dagli Who.Non c’è più un leader,ma c’è un gruppo;non c’è più un cantante solista accompagnato da musicisti professionisti,ma c’è la piccola band di ragazzi,in genere autodidatti,che suonano e cantano insieme canzoni scritte per lo più da loro stessi.Una conseguenza di questo diverso modo di concepire il rock è che,sull’esempio dei gruppi di grande successo, molti teenager europei-in Inghilterra come in Italia o Germania-si  impegnarono a imparare a suonare uno strumento per potersi unire ad amici e costituire così un proprio complesso rock.Questo movimento fa si che negli anni ’60 e ’70 si assista a una forte diffusione della pratica musicale fra i giovani,che trovano nel fare musica,e non solo nell’ascoltarla, il loro passatempo preferito.

martedì 14 maggio 2013

Rock & Roll

Il rock and roll è un sottogenere della popular music nato negli Stati Uniti tra la fine degli anni quaranta e l'inizio degli anni cinquanta,originato dal blues, dal bluegrass, dal country, dall'R&B, dal jazz, dal gospel e, in misura minore, dal folk.Attorno alla metà degli anni sessanta, il rock and roll si evolse in quello stile più generico e internazionale chiamato "musica rock", sebbene abbia continuato a essere definito spesso con il nome di rock and roll.
Anche se elementi di rock and roll riecheggiano nelle registrazioni country del 1930 e nei dischi blues dal 1920, il genere acquisì il suo nome non prima del 1950. Una delle prime forme di rock and roll fu il rockabilly, che unì country e jazz, con influenze di musica tradizionale folk degli Appalachi e di gospel.Nei primi anni in questa musica, il pianoforte ed il sassofono erano spesso gli strumenti principali, ma, nel corso degli anni, questi vennero progressivamente sostituiti da chitarre elettriche. Il ritmo è essenzialmente boogie-woogie, con un accentuato backbeat, quest'ultimo quasi sempre fornito da un rullante; la formazione classica di una band di rock 'n roll comprende storicamente anche una voce, oltre che un basso ed una batteria.
Il rock and roll raggiunse una vasta popolarità nel 1960, avendo un ampio impatto sociale. Bobby Gillespie scrive che «Quando Chuck Berry cantava "Hail, hail, rock and roll, deliver me from the days of old", questo era esattamente quello che la musica stava facendo. Chuck Berry fu il fautore di quella evasione globale psichica chiamata rock 'n' roll.» Ben oltre un semplice stile musicale, il rock and roll, come si vede nei film e in televisione, ha influenzato stili di vita, moda, atteggiamenti e linguaggio, originando inoltre altri sottogeneri musicali. Il termine "rock and roll" assume almeno due significati: sia l'American Heritage Dictionary che il Webster's Dictionary lo definiscono come sinonimo di musica rock. Allwords.com, tuttavia, si riferisce con questo termine specificatamente alla musica degli anni 1950.

Una musica per i giovani

Oggi ci apparre il tutto normale che siano maggiormente i giovani a "consumare" musica.Sono infatti teenager i principali destinatari di gran parte della musica pop:sono loro che determinano il successo di un cantante o di un gruppo;sono loro che attendono con ansia l'uscita del nuovo disco;sono loro infine,che vedono decine di volte i videoclip preferiti.Ed è a loro ,i teenager,che l'industria discografica si rivolge con interessata attenzione.Eppure non è sempre stata così.Anzi,si può quasi stabilire una data di nascita della "musica dei giovani".Per quanto ci possa sembrar strano,fin verso la metà del secolo scorso,infatti,non vi era differenza fra la musica ascoltata dai genitori e quella ascoltata dai figli:l'industria del disco proponeva tanti generi musicali diversi,ma sostanzialmente tutti indirizzati a un grande e indifferenziato pubblico.
Verso la metà degli anni 50 i tempi sono invece maturi per vedere sorgere una musica pensata espressamente per i teenager e interpretata da cantanti e musicisti giovani.

sabato 11 maggio 2013

Informatica

In molti contesti, soprattutto tecnici, un modulo è un componente di un sistema; in molti casi, questo implica anche la presenza di una ben definita interfaccia attraverso cui il modulo può essere integrato facilmente nel sistema (vedi sistema modulare).
Alcune specializzazioni di questo significato sono le seguenti:
  • Un modulo (software) è un componente software autonomo e ben identificato, e quindi facilmente riusabile. La programmazione modulare è un paradigma di programmazione nato con lo scopo di favorire la riusabilità dei componenti software;
  • Nella terminologia di diversi sistemi operativi, un modulo è un componente del kernel che fornisce una specifica funzionalità, e che può essere incluso nel kernel o venir caricato su richiesta, si veda ad esempio Kernel Linux, BSD;
  • Alcuni programmi applicativi sono organizzati in modo analogo: alcune funzionalità possono essere incluse nel programma solo se richieste, caricando un file apposito, eventualmente prodotto da terze parti. Tra gli esempi si veda Apache HTTP Server.
  • Vari software musicali sono in grado di manipolare file in uno specifico formato detti moduli (con estensione ".mod").
  • Un modulo, specialmente in internet, è un formulario con campi da riempire, che completato parzialmente o totalmente, invia i dati mediante la pressione di un apposito tasto permettendo di far spedire dati o file direttamente dall'utente.

martedì 7 maggio 2013

la musica rock

         Grande pubblico,nuovi spazi

La nascita di ospitare la musica pop e rock  in grandi spazi-come gli stadi e le piazze-originariamente non concepite per la musica,è determinata essenzialmente dallo straordinario seguito che tale musica possiede.
Non a caso si parla di pop music,dove pop è l'abbreviazione di popular,cioè diffusa,di successo,di massa.Si tratta della musica che è ascoltata in tutto il mondo industrializzato,dall'Europa al Giappone,anche se la sua matrice è essenzialmente anglosassone,con gli Stati Uniti in prima fila.
Una musica quindi che deve andare incontro all'esigenze e ai gusti una grande massa di ascoltatori,soprattutto giovani,che costituiscono un enorme mercato potenziale a cui vendere dischi.

































Strumenti Musicali Barocco


il cornetto, che nella prima metà del XVII secolo contendeva al violino il ruolo di strumento solistico e virtuosistico perl c eccellenza;
l'oboe, discendente diretto dal contralto della bombarda rinascimentale: erano usate, per particolari effetti timbrici, anche versioni di taglia maggiore e con alcune peculiarità costruttive, dette oboe d'amore e oboe da caccia;
il flauto dolce, prevalentemente nella taglia di "contralto" (in sol nella prima parte del XVII secolo, in fa successivamente);
il flauto traverso, nella taglia in re. Sia il flauto traverso che il flauto dolce subirono rilevanti modificazioni costruttive rispetto alle versioni rinascimentali: in particolare, nella seconda metà del XVII secolo si iniziò a costruire questi strumenti in più parti smontabili (tre o quattro), per permettere agli strumentisti di adeguare l'intonazione dello strumento ai diversi "la" che coesistevano.
Fra gli strumenti gravi:

la viola da gamba (nella taglia di basso, anche se era occasionalmente impiegata anche nella taglia di dessus: in Inghilterra il consort di viole da gamba, che includeva tutte le taglie, era tuttavia ancora in auge nel XVII secolo);
il trombone;
il fagotto, discendente diretto del basso della famiglia delle dulciane;
Nell'orchestra barocca erano spesso presenti anche la tromba e il corno (all'epoca, entrambi senza pistoni); fra gli strumenti a percussione acquistò particolare importanza il timpano.

Accanto a questi strumenti, di largo uso sia come strumenti solistici che nell'orchestra, in epoca barocca godettero di occasionale popolarità, nell'ambito di specifiche scuole o mode musicali,

Musica Barocca


Il termine musica barocca indica una categorizzazione della musica composta nel XVII secolo e nella prima metà del XVIII secolo, che la fa corrispondere alla diffusione del barocco nell'arte.

Probabilmente, il primo a utilizzare il termine barocco per indicare un particolare periodo della produzione artistica con caratteristiche omogenee fu Jacob Burckhardt nel suo Il Cicerone (1855), dove è intitolato Stile barocco un capitolo dedicato all'arte post-michelangiolesca, che ne rimarca gli aspetti di decadenza rispetto al Rinascimento; in seguito, Heinrich Wölfflin in Rinascimento e Barocco (1888) riprese il termine in senso positivo e propose anche di allargare il suo uso alla letteratura ed alla musica. Fu il musicologo Curt Sachs nel 1919 a riprendere le tesi di Wölfflin sull'arte barocca ed applicandole in maniera sistematica alla musica[1]: egli vedeva in alcune caratteristiche specifiche dello stile musicale (ad esempio, l'uso dell'ornamentazione e della variazione della melodia, oppure la scrittura monodica con basso continuo) la trasposizione delle novità stilistiche della pittura.

Questo genere si sviluppa a fianco di composizioni che ancora rientrano completamente nell'orizzonte stilistico tardo-rinascimentale – a volte i due stili coesistono nell'ambito della produzione dello stesso compositore – pertanto non è possibile stabilire una data precisa di inizio del periodo barocco in musica così come, con analoghe considerazioni, non si può stabilire una data per la sua conclusione.