martedì 18 dicembre 2012

Videoclip


Il videoclip (conosciuto in Italia anche come video musicale o anche semplicemente video o clip) è un breve filmato prodotto a scopo promozionale per un brano musicale, solitamente una canzone presente in tutta la lunghezza del video. In alcune parti del mondo, come in Giappone, è anche detto promotional video, abbreviato in PV.
I videoclip utilizzano differenti forme stilistiche ed espressive per commentare visivamente il brano musicale: molti di essi si compongono della semplice riproduzione filmica del cantante o del gruppo musicale che eseguono il brano; altri creano minifilm con trama (recitati talvolta dagli stessi componenti del gruppo) oppure non narrativi e si possono avvalere di sequenze animate o di immagini documentaristiche.
La pratica di abbinamento di immagini filmate a brani musicali risale sin dagli anni cinquanta, ma il videoclip diviene molto popolare a partire dall'inizio degli anni ottanta con la nascita delle prime televisioni con palinsesto interamente musicale.

martedì 4 dicembre 2012

Vari tipi di videoclip

I videoclip si dividono in vari tipi:
Videostorie
I video più frequenti sono senz'altro quelli narrativi,cioè che raccontano una stroria,non necessariamente quella esposta dal testo della canzone.Nella maggioranza dei casi,in questi videoclip è coinvolto il cantante,a volte come attore della vicenda narrata,altre volte come moderno cantastorie che commenta da "esterno" le immagini.
Videoconcerti
 Altro caso molto frequente è quello di video che ci mostrano il cantante in concerto o in sala di registrazione:la situazione illustrata apparentemente è realistica,ma anche qui si tratta di abili ricostruzioni e montaggi,tesi a presentarci il protagonista sempre eccezionale e sicuro di sè.
Videodanza
Spesso il video è imperniato su un balletto,una danza o comunque un'azione coreografica che ne è il motivo di attrazione principale.In questi casi il più delle volte alla danza partecipa in prima persona l'interprete stesso della canzone,ma anche questa non è una regola.vi sono più numerosi video in cui tutti ballano tranne il cantante.
Videoelettronici
Un tipo videoclip interessante,ma più raro,è quello che si basa interamente su effetti elettronici,senza necessariamente  seguire un filo narrativo logco.In questi casi veniamo attratti,oltre dalla canzone,proprio della spettacolaritaà e dalla fantasia degli effetti impiegati,dai,colori,dalla velocità del montaggio
Videofilm
Quando la canzone presentata fa parte della colonna sonora di un film,allora sono le immagini di quest'ultimo a costituire l'ossatura del videoclip,magari con l'inserimento di brevi sequenze che ci mostrano il cantante.Questi video,a dir la verità,sembrano dare per scontato che si sia già visto il film e non sono autonomi rispetto a esso:prova ne è che chi vede le immagini per la prima volta fatica a trovare il senso complessivo del video stesso
Videocartoon
Cartoni animati e videoclip è un connubio che si realizza abbastanza spesso.In questi casi è facile che il cartone sia di tipo sperimentale(niente Manga o Disney,tanto per intenderci)e applichi tecniche grafiche e narrative originali.E' possibile anche che il cantante venga inserito nel cartoon,ovviamente nella sua versione disegnata.

Il Leitmotiv

A volte i film fanno uso di motivi ricorrenti,detti Leitmotiv,generalmente legati ai protagonisti della pellicola o ai suoi argomenti principali.Ne è un esempio il tema di Indiana Jones-il protagonista di appassionanti avventure alla ricerca di tesori dell'antichità-,o quello della magia in Harry Potter.La funzione dei leitmotiv è sia quella di identificare il personaggio o la situazione cui esso è legato sia quella di evidenziare la particolare circostanza in cui si trova.E cosi,pur essendo sempre riconoscibile,il leitmotiv assume caratteristiche differenti per adeguarsi ai diversi frangenti della storia.Il leitmotiv è,come tutti sapete,particolarmente utilizzato nei cartoni animati:Braccio di Ferro e i suoi spinaci ne sono un esempio indimenticabile.

martedì 27 novembre 2012

Convergente e Divergente

Abbiamo visto che nel film la musica mantiene uno stretto rapporto con ciò che lo schermo mostra,al punto che immagini e sonoro vengono generalmente percepiti come un unico messaggio.A volte la musica rinforza le emozioni suscitate dalle immagini,a volte le contrasta.Nel 1° caso la musica è usata in modo convergente;nel 2° caso invece la musica è utilizzata in maniera divergente.Spesso il regista ricorre a questo espediente per comunicarci il suo punto di vista sulla scena.L'uso convergente della musica è sicuramente più frequente:il commento sonoro sottolinea elementi presenti sulla scena e amplifica le emozioni suggerite dall'immagini. Meno frequente e più complesso,l'uso divergente e la musica poi invece dar luogo a risultati espressivi più interessanti proprio perché meno scontati e prevedibili.

Stereotipi

La musica del film usa sapientemente molti collaudati meccanismi della comunicazione sonora e non disdegna affatto di servirsi di STEREOTIPI molto diffusi.Pensate ad esempio a queste 2 situazioni piuttosto tipiche:


  • il protagonista è in una situazione assai delicata e rischiosa,anche se ancora non sappiamo la natura del pericolo che incombe su di lui:è assai probabile che la musica che accompagna la scena sia ricca di tremoli d'archi nel registro acuto;
  • la sequenza mostra immagini rallentate a suggerire una sorta di sospensione del tempo:nella colonna sonora ascolteremo probabilmente un pedale,cioè una nota lunga,nel registro grave.
E poi ancora:arpa in primo piano per le scene romantiche e gran dispiego di ottoni in quelli militari.La musica del film conosce e adopera mille STEREOTIPI.

martedì 20 novembre 2012

Musica in e Musica off

La musica del film può nascere dentro la scena o essere del tutto estranea a essa.Se l'immagine mostra una banda che sfila per la città e contemporaneamente ne sentiamo anche il suono,la musica è IN,in quanto fa parte della scena,non ne rappresenta cioè un commento.Se invece la musica è fuori della scena che vediamo,non ha cioè alcun riferimento realistico con essa,la musica OFF.
Una musica IN rende più veritiera la scena,una musica OFF ne accentua gli aspetti emotivi.
Non sempre tutto è così semplice perché a volte i registi si divertono a mescolare i due livelli:la scena comincia ad esempio con una musica IN che continua come musica OFF,cioè la stessa musica viene utilizzata come commento esterno alla scena,e viceversa.Gli effetti espressivi che si producono possono essere molto interessanti.
Un esempio di Musica IN:
http://www.youtube.com/watch?v=M0yGWv1udeg

martedì 13 novembre 2012

Le funzioni della musica nel film

1 Sottolineate le emozioni suscitate dalla scena o seguire il ritmo degli avvenimenti per far entrare lo spettatore nell' atmosfera del film.E' il caso della musica languida e dolce che accompagna una scena sentimentale o di quella veloce e inquietante che commenta un frenetico inseguimento.

La Musica


La musica è l'arte e la scienza dell'organizzazione dei suoni nel corso del tempo e nello spazio. Si tratta di arte in quanto complesso di norme pratiche adatte a conseguire determinati effetti sonori, che riescono ad esprimere l'interiorità dell'individuo che produce la musica e dell'ascoltatore; si tratta di scienza in quanto studio della nascita, dell'evoluzione e dell'analisi dell'intima struttura della musica. Il generare suoni avviene mediante il canto o mediante strumenti musicali che, attraverso i principi dell'acustica, provocano la percezione uditiva e l'esperienza emotiva voluta dall'artista. Il significato del termine musica non è comunque univoco ed è molto dibattuto tra gli studiosi per via delle diverse accezioni utilizzate nei vari periodi storici. Relativo alle Muse, figure della mitologia greca e romana, riferito in modo sottinteso a tecnica,. In origine il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, e si riferiva a qualcosa di "perfetto"

La Colonna Sonora


La colonna sonora è il suono di un'opera composta da immagini e da suono (ad esempio un film, un telefilm, un videogioco, ecc.) considerato come contenuti, cioè l'insieme della voce, della musica e dei rumori (il suono di un'opera composta da immagini e da suono considerato invece negli aspetti tecnici è il sonoro).
In un'accezione più ristretta la colonna sonora è soltanto la musica di un'opera composta da immagini e da suono, ed in questo senso è generalmente indicata con la sigla inglese OST, che sta per original soundtrack ("traccia sonora originale", con "originale" nel senso di composta espressamente per la tale opera).
In ambito tecnico, infine, la colonna sonora è l'area della pellicola cinematografica in cui è registrato il suono.

Musica e Cinema


La musica, linguaggio universale, in tantissimi casi ha concretamente aiutato i più diversi cineasti a ideare intere sequenze, ad architettare il montaggio di scene fondamentali, ad illuminare le più profonde relazioni che si nascondono tra le inquadrature. Viceversa, le immagini del cinema generano sensazioni che possono poi esprimersi pienamente solo attraverso la musica, la quale diventa a volte parte integrante della trama del film.

Musica e Cinema


I rapporti tra musica e cinema, forse per la natura stessa di entrambi i linguaggi, intrinsecamente progressivi e ritmici, sono sempre stati molto stretti. Un motivo musicale, con tutte le sue possibili sfumature, riesce ad esprimere avvenimenti, sentimenti e pensieri intimi; silenzi accompagnati dalla musica rivelano gli stati d'animo di un personaggio, molto più profondamente di quanto possa mai riuscire a fare un'ora di dialogo o di voce off.

Musica e Cinema


La musica per film dovrebbe lampeggiare e scintillare. Dovrebbe scorrere quasi così rapidamente, da accompagnare l'ascolto fugace trascinato via dall'immagine, senza rimanere indietro con sé stessa. I colori musicali si lasciano percepire più rapidamente e con minor sforzo che non le armonie, purché non obbediscano allo schema tonale e, in quanto specifiche, non vengano in senso proprio registrate. Ed è nel contempo questo lampeggiare e questo cangiare che si riconcilia più rapidamente con la tecnicizzazione. Nella sua attitudine a sparire subito, la musica riprende tuttavia l'esigenza in cui consiste il suo inevitabile peccato cardinale nel cinema: l'esigenza di esserci.

sabato 10 novembre 2012

problemi maturità

Questo libro contiene una raccolta di temi ormai introvabili assegnati all’esame di maturità del liceo scientifico dal 1924 anno in cui è stato istituito il liceo scientifico fino al 1943 ultima sessione d'esami della della seconda guerra mondiale. Tutte le tracce sono state svolte in maniera dettagliata dal prof. Sintini, docente di matematica e fisica presso i licei scientifici, ormai in pensione, e autore di numerosi libri didattici e divulgativi. L’ebook è indirizzato sia a studenti che vogliono approfondire queste tematiche di matematica elementare dal punto di vista superiore, sia a docenti per spunti e approfondimenti.
sintini-maturita24-43-h200.jpg

Mp3


martedì 6 novembre 2012

Cinema

Cinema,che passione!
1)Il cinema è una costruzione artificiale.
2)Il linguaggio cinematografico ha precise regole di funzionamento.
3)I rumori evocano l'ambiente e la situazione nella quale si sta svolgendo l'azione.
4)I rumori allargano la scena consentendoci di vivere contemporaneamente in 2 spazi diversi.
5)Il rumorista ricrea in studio i suoni e i rumori dell'ambiente con oggetti di vario tipo.

Musica e Cinema

Musica e Pubblicità

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=DeDDhDr0DN4

Musica e Pubblicità

martedì 30 ottobre 2012

La musica nello spot

Lo spot televisivo è il formato pubblicitatrio a cui siamo più abituati: a centinaia gli spot affollano quotidianamente il piccolo schermo,riempendo la nostra mente di desideri e sogni,non sempre del tutto consapevoli.Il modo migliore per comprendere  e,in qualche modo,"difendersi"dalla pubblicità è attivare il nostro senso critico e la nostra curiosità

martedì 23 ottobre 2012

La Musica Medievale

La musica medievale è quella musica classica composta nel Medioevo, andando quindi dall'undicesimo secolo fino al Quattrocento. Essa, dato il lungo arco di tempo, è suddivisa in diversi sotto periodi che ne distinguono lo sviluppo.

Definizione Pubblicità

Con il termine pubblicità si intende quella forma di comunicazione a pagamento, diffusa su iniziativa di operatori economici (attraverso mezzi come la televisione, la radio, i giornali, le affissioni, la posta, internet), che intende influenzare in maniera sistematica i comportamenti e le scelte degli individui riguardo al consumo di beni e all’utilizzo di servizi.

Il Target

Target, che in lingua inglese significa bersaglio, è un termine utilizzato in economia e indicante un obiettivo posto come traguardo da raggiungere per una determinata strategia finanziaria, aziendale, commerciale o di marketing.
Il target può essere un obiettivo di alto livello, e allora si sostanzia in un macro obiettivo come può esserlo il raggiungimento di una determinata percentuale di profitto, o di più basso livello, determinato in base a delle strategie di marketing ideate per particolari segmenti di clientela. Un esempio per questo caso, potrebbe essere dato dalla percentuale di risposte ottenute da una campagna di marketing.
La definizione del target fa parte del processo di definizione razionale dei comportamenti aziendali, che dato un obiettivo (il target appunto), definiscono le strategie e le attività per il suo raggiungimento. Il processo poi continua con la valutazione degli scostamenti, tra il target iniziale e il risultato raggiunto, che fornisce elementi per correggere o rivedere i nuovi obiettivi aziendali o le strategie poste in essere per il loro raggiungimento.

Musica e Pubblicità

http://www.youtube.com/watch?v=pWweO7hn_Rw

martedì 2 ottobre 2012

giovedì 7 giugno 2012

Il suono delle membrane:I membranofoni


Tabla
E' una coppia di tamburi utilizzati
in India.Il più piccolo ha il fusto in
legno e viene suonato con la mano destra;
il più grande (bayan)è di metallo ed è percosso
dalla mano sinistra.Le due membrane hanno
un inserto di colore nero,costituito da una
pasta di riso bollito mescolato a materiali vari.
E' grazie a questo inserto e all' abilità del musicista
che la tabla possono produrre molte sonorità 
differenti.



Batteria

La batteria è uno strumento musicale composto da tamburi, piatti e altri strumenti a percussione disposti in modo tale che possano essere suonati da un solo musicista.
I tamburi che compongono una batteria completa sono: la grancassa, il rullante, uno o più tom tom (detti più semplicemente "tom"), infine uno o più timpani. I piatti che possono essere annessi ad una batteria sono: ride, hi-hat detto anche charleston, crash, splash, china. Esiste una vasta gamma di modelli di piatti ognuno disponibile in vari diametri, spessori, profili e forme per poter personalizzare il suono del musicista e della musica che si vuole comporre. Per personalizzare la propria batteria, il musicista può aggiungere uno o più piatti splash, crash, o un numero maggiore di tom o di più casse.

I suoni elettrici:Gli Elettrofoni



File:Etherwave Theremin Kit.jpg
Theremin
Inventato nel 1919 dal musicista russo 
Lev Theremin,è uno dei primi strumenti elettronici.
La sua particolarità consiste nel fatto che viene 
suonato senza che l'esecutore lo tocchi:avvicinando
e allontanando la mano dall' antenna disposta 
verticalmente si controlla l'intonazione,mentre
tramite l'altra,disposta orizzontalmente e dalla 
forma ad anello,si controlla il volume.Il timbro
dello strumento si colloca fra quello del violino 
e quello della voce umana.



Chitarra Elettrica
La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up. Il suono viene quindi prelevato all'uscita e convogliato in un amplificatore acustico affinché il suono dello strumento sia reso udibile. Appartiene alla famiglia degli strumenti cordofoni e non a quella degli elettrofoni come a volte viene classificata poiché il suono è generato dalla vibrazione delle corde e amplificato successivamente.

Sintetizzatore
Il sintetizzatore (abbreviato anche a synth dal termine in inglese) è uno strumento musicale che appartiene alla famiglia degli elettrofoni. È un apparato in grado di generare autonomamente segnali audio, sotto il controllo di un musicista o di un sequencer. Si tratta infatti di uno strumento che può generare imitazioni di strumenti musicali reali o creare suoni ed effetti non esistenti in natura. Attualmente troviamo anche sintetizzatori virtuali (VST), che assolvono a questo compito interamente a livello software e che si appoggiano su schede sonore interne o esterne collegate ad un Personal Computer.
Il sintetizzatore è generalmente comandato per mezzo di una tastiera simile a quella del pianoforte, ma non mancano realizzazioni destinate ad essere gestite mediante il fiato, la pressione, le corde di una chitarra o altri tipi di controller come sensori a raggi infrarossi.


  






giovedì 31 maggio 2012

Il suono delle corde:I Cordofoni


Banjo
Strumento a corde pizzicate di origine
africana,ma molto impiegato nella musica
popolare nordamericana.Generalmente a
5 corde,è caratterizzato dalla pelle tesa sulla
cassa armonica circolare.







Koto
E' uno degli strumenti tradizionali della
musica giapponese.

Il suono degli oggetti:Gli Idiofoni


Mbira
Strumento africano costituito da alcune lamelle di metallo
fissate a una tavoletta cava di legno;si suona con i due pollici
le estremità libere delle lamelle:l'altezza delle note è 
determinata dalla lunghezza delle lamelle stesse.
il suo uso è spesso legato al culto degli antenati e al ciclo 
delle stagioni.







Sekere
Strumento usato originariamente dalla popolazione Yoruba 
in Nigeria,ma oggi impiegato anche nella musica 
latino-americano.E' costituito da una zucca essiccata e 
svuotata,attorno alla quale viene posta una rete fatta di semi,
piccole conchiglie o perline.Viene suonato muovendo con una mano
la zucca e appoggiando l'altra alla rete.





Bonang
Si tratta di una serie di piccoli gong in bronzo sospesi su 
corde e montati orizzontalmente su un telaio,che vengono
percossi da due mazzuoli.Il Bonang fa parte del gamelan,
l'orchestra tipica della musica Indonesiana e dell'isola
di Giava in particolare.




giovedì 24 maggio 2012

Il suono dell'aria:gli Aerofoni

                
Didjeridoo                            
Costituito da un ramo di eucalipto                                  
reso cavo dalle termiti,è lo strumento                            
tipico degli aborigeni australiani.                                   
Può raggiungere anche i 4 metri.






                                                                                                                      



Pungi
Dotato di due canne e di un' imboccatura
costituita da una zucca,è lo strumento
usato dagli incantatori di serpenti 
dell' India















Ocarina
Piccolo flauto globulare di origine italiana,
è generalmente costruito in terracotta.
Esistono ocarine di diverse dimensioni
 alle quali corrispondono timbri e registri diversi. 
                                       

giovedì 17 maggio 2012

Definizione Gioco


 In etologia, psicologia, e altre scienze del comportamento, per gioco si intende una attività volontaria e intrinsecamente motivata, svolta da adulti, bambini, o animali, a scopo ricreativo.[1] Nella lingua italiana, la parola "gioco" viene anche impiegata in modo più specifico, riferendosi ad attività ricreative di tipo competitivo, e caratterizzate da obiettivi e regole rigorosamente definiti (come nel caso dei giochi di società o dei giochi da tavolo).Alcuni giochi possono coinvolgere un solo giocatore (si parla di "solitari"), ma, nella maggior parte dei casi, essi prevedono una competizione tra due o più partecipanti.
Essendo un tratto fondamentale della natura umana (e condiviso anche da numerose altre specie animali), il gioco è studiato da numerose discipline (per esempio filosofia, antropologia, psicologia, sociologia). Analogamente, lo studio dei giochi in sé, la ludologia, presenta elementi di contatto con numerose altre discipline, incluse alcune legate alla specifica natura di alcuni giochi (per esempio la statistica per i giochi con una significativa componente casuale, o la teoria dei giochi per quelli marcatamente strategici).


giovedì 3 maggio 2012

Ludwing van Beethoven

Ludwig van Beethoven è stato un compositore e pianista tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.
Nonostante i problemi di ipoacusia che lo afflissero prima ancora d'aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, condurre e suonare, anche quando poi divenne completamente sordo. Beethoven ha lasciato una produzione musicale fondamentale, straordinaria per la sua forza espressiva e capace di evocare una gran mutevolezza di emozioni. Beethoven influenzò fortemente il linguaggio musicale del XIX secolo e oltre, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Crebbe in tal modo, nel periodo Romantico, il mito del Beethoven artista eroico, capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento; ciò nonostante, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni e il rigetto dei cromatismi nelle melodie lo collocano nel solco della tradizione del Classicismo pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo

Inno Alla Gioia

O Freunde, nicht diese Töne !
Sondern laßt uns angenehmere anstimmen
und freudenvollere !

Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken,
Himmlischer, Dein Heiligtum !
Deine Zauber binden wieder,
Was die Mode streng geteilt ;
Alle Menschen werden Brüder,
Wo Dein sanfter Flügel weilt.


Wem der große Wurf gelungen,
Eines Freundes Freund zu sein,
Wer ein holdes Weib errungen,
Mische seinen Jubel ein !
Ja, wer auch nur eine Seele
Sein nennt auf dem Erdenrund !
Und wer's nie gekonnt, der stehle
Weinend sich aus diesem Bund.


Freude trinken alle Wesen
An den Brüsten der Natur ;
Alle Guten, alle Bösen
Folgen ihrer Rosenspur.
Küsse gab sie uns und Reben,
Einen Freund, geprüft im Tod ;
Wollust ward dem Wurm gegeben,
Und der Cherub steht vor Gott !


Froh, wie seine Sonnen fliegen
Durch des Himmels prächt'gen Plan,
Laufet, Brüder, eure Bahn,
Freudig, wie ein Held zum Siegen.


Seid umschlungen, Millionen.
Diesen Kuß der ganzen Welt !
Brüder ! Über'm Sternenzelt
Muß ein lieber Vater wohnen.
Ihr stürzt nieder, Millionen ?
Ahnest Du den Schöpfer, Welt ?
Such'ihn über'm Sternenzelt !
Über Sternen muß er wohnen.


O amici, non questi suoni!
ma intoniamone altri
più piacevoli, e più gioiosi.

Gioia, bella scintilla divina,
figlia degli Elisei,
noi entriamo ebbri e frementi,
celeste, nel tuo tempio.
La tua magia ricongiunge
ciò che la moda ha rigidamente diviso,
tutti gli uomini diventano fratelli,
dove la tua ala soave freme.

L'uomo a cui la sorte benevola,
concesse di essere amico di un amico,
chi ha ottenuto una donna leggiadra,
unisca il suo giubilo al nostro!
Sì, - chi anche una sola anima
possa dir sua nel mondo!
Chi invece non c'è riuscito,
lasci piangente e furtivo questa compagnia!

Gioia bevono tutti i viventi
dai seni della natura;
tutti i buoni, tutti i malvagi
seguono la sua traccia di rose!
Baci ci ha dato e uva, un amico,
provato fino alla morte!
La voluttà fu concessa al verme,
e il cherubino sta davanti a Dio!

Lieti, come i suoi astri volano
attraverso la volta splendida del cielo,
percorrete, fratelli, la vostra strada,
gioiosi, come un eroe verso la vittoria.

Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero Fratelli,
sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.

Vi inginocchiate, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra il cielo stellato!
Sopra le stelle deve abitare!
http://www.youtube.com/watch?v=vSPYFTeSmDU

Riff

Il riff è una frase musicale (ossia una successione di note con una propria identità espressiva, come lo è in linguistica la frase di un discorso) che si ripete frequentemente all'interno di una composizione e che viene utilizzato di solito come accompagnamento. Il termine è Un esempio di riff nella musica rock è dato dall'introduzione di chitarra dei Deep Purple in Smoke on the water; nel sottogenere hard spicca quello di Jimmy Page in Whole Lotta Love dei Led Zeppelin. Un esempio di riff nella musica classica, genere nel quale si usa più propriamente il termine ostinato, è dato dal Bolero di Ravel.
Nella musica jazz si caratterizza come una breve frase musicale, semplice, generalmente facile da ricordare, destinata a durare più o meno a lungo, normalmente utilizzata come sottofondo a improvvisazioni solistiche, ma che può anche costituire il nucleo di un brano musicale.
Più in generale la parola riff denota brevità, ripetizione e tensione ritmica ed è spesso associata a uno specifico strumento (nella musica rock principalmente la chitarra): differisce, quindi, dall'assolo, che è una breve esecuzione solistica, senza ripetizione e a volte con virtuosismi.
Per cellule ripetitive più prolungate (o a carattere rilassato) si usa talvolta il termine groove: quest'ultimo è associato a un ritmo marcato e divertente in contrapposizione al ritmo melodico del riff. Generalmente il riff viene usato soprattutto per dare più musicalità ad un testo.
probabilmente un'abbreviazione e alterazione di refrain

giovedì 26 aprile 2012

Luna

Luna


È strano quel che fanno alcuni uomini, quando lasciano Parigi o Madrid,
quando prima di partire anziché lacrime versano denaro per comprarsi souvenir,
Io che sto per fare due milioni di chilometri mi sento un po' così:
sarà la notte o sarà il deserto ma ho nostalgia di te.
Ho i brividi ma so che sei con me...

La terra dalla luna è così bella è così tonda sembra proprio un souvenir,
di quelli che si comprano a Parigi quando pensi "vorrei vivere così"...
Io che ne ho già fatti di chilometri nel mondo so oltre i confini cosa c'è,
le stesse cose anche se nuove tornano e ritornano da te...
Amica mia, la nostalgia cos'è?

Nel cuore mio, l'abisso. Intorno a me, l'eternità.
È inutile cercare di comprenderla.
È inutile cercare di afferrare questa luna se
nel cuore mio, c'è l'anima.
Intorno a me, l'eternità!

Nel cuore mio c'è l'anima, intorno a me che cosa c'è?
Chiudi gli occhi e baciami, baciami
baciami, baciami
Baciami così...
Baciami così..

http://www.youtube.com/watch?v=5yQ0A0cowuk

Luna


Vaco distrattamente abbandunato...
Ll'uocchie sott''o cappiello annascunnute,
mane 'int''a sacca e bávero aizato...
Vaco siscanno ê stelle ca só' asciute...
Fischio.........................
E 'a luna rossa mme parla 'e te,
Io lle domando si aspiette a me,
e mme risponne: "Si 'o vvuó' sapé,
ccá nun ce sta nisciuna..."
E i' chiammo 'o nomme pe' te vedé,
ma, tutt''a gente ca parla 'e te,
risponne: "E' tarde che vuó' sapé?!
Ccá nun ce sta nisciuna!..."

Luna rossa,
chi mme sarrá sincera?
Luna rossa,
se n'è ghiuta ll'ata sera
senza mme vedé...

E io dico ancora ch'aspetta a me,
for''o barcone stanott'ê ttre,
e prega 'e Sante pe' mme vedé...
Ma nun ce sta nisciuna...

Mille e cchiù appuntamente aggio tenuto...
Tante e cchiù sigarette aggio appicciato...
Tanta tazze 'e café mme só' bevuto...
Mille vucchelle amare aggio vasato....

Fischio.........................
E 'a luna rossa mme parla 'e te,
Io lle domando si aspiette a me,
e mme risponne: "Si 'o vvuó' sapé,
ccá nun ce sta nisciuna..."
E i' chiammo 'o nomme pe' te vedé,
ma, tutt''a gente ca parla 'e te,
risponne: "E' tarde che vuó' sapé?!
Ccá nun ce sta nisciuna!..."

http://www.youtube.com/watch?v=0l1GGVXxUOQ

giovedì 19 aprile 2012

Pierrot

Il nome di Pierrot è un francesismo che deriva dal personaggio italiano della commedia dell'arte, uno dei primi Zanni: Pedrolino interpretato, nella celebre Compagnia dei Gelosi, da Giovanni Pellesini alla fine del '500.
Il personaggio fu portato in Francia, dove entrò a far parte dei repertori delle Compagnie francesi con il nome di Pierrot grazie all'apporto di Giuseppe Geratoni che per primo lo introdusse nel 1673; ma il primo grande Pierrot fu ancora un italiano Fabio Antonio Sticotti (1676-1741), in seguito il personaggio fu perfezionato dal figlio Antonio-Jean Sticotti (1715?-1772) che lo esportò anche in Germania.
Gli Sticotti reinventarono e diedero nuova vita a questo personaggio adattandolo al gusto dei francesi e poi del pubblico delle corti europee, infatti nella versione francese Pierrot perse le caratteristiche di astuzia e doppiezza proprie dello Zanni per diventare il mimo triste innamorato della luna quello che compare con il nome di Gilles nel celebre quadro di Antoine Watteau.
Il Pierrot Paul Legrand, mimo dell'Ottocento.
Il mimo Jean-Gaspard Debureau (1796-1846), rappresentò il Pierrot ottocentesco dal 1826 al Théâtre des Funanbules. La vita di Debureau ispirò al regista cinematografico francese Marcel Carné il personaggio di Baptiste del film Les enfants du Paradis
http://www.youtube.com/watch?v=lfgQVOaW--A&feature=results_main&playnext=1&list=PL27210153F71DB2C2

 Au clair de la lune, mon ami Pierrot  
Prête-moi ta plume, pour écrire un mot.
Ma chandelle est morte, je n’ai plus de feu.
Ouvre-moi ta porte, pour l’amour de Dieu.
Au clair de la lune, Pierrot répondit
Je n’ai pas de plume, je suis dans mon lit.
Va chez la voisine, je crois qu’elle y est
Car dans sa cuisine, on bat le briquet.
Au clair de la lune, l’aimable Lubin
Frappe chez la brune, elle répond soudain
“Qui frappe de la sorte ? “, il dit à son tour
“Ouvrez votre porte pour le Dieu d’Amour”
Au clair de la lune, on n’y voit qu’un peu
On chercha la plume, on chercha du feu
En cherchant d’la sorte je n’sais c’qu’on trouva
Mais je suis qu’la porte sur eux se ferma.


Al chiaro di Luna,mio amico Pierrot
prestami la tua penna per scrivere una parola
La mia candela è morta, non ho più del fuoco.
Aprimi la tua porta, per l'amor di Dio.
Al chiaro di luna, Pierrot ha risposto
non ho penna, sono a letto.
Vai dalla vicina, credo che lei ci sia
Visto che nella cucina, si batte l'accendino
Al chiaro di luna, l'amabile Lubin
bussa alla bruna, lei risponde all'improvviso
"Chi bussa in questo modo?", lui dice a suo turno
"Aprite la vostra porta per l'amor di Dio"
Al chiaro di luna, non si vede che un po'
si cerca la penna, si cerca del fuoco
cercando la sorte non so che si trova
ma so che la porta su loro s'è chiusa.

giovedì 1 marzo 2012

Foresta Amazzonica


L'Amazzonia,detta Foresta Amazzonica, si stima che nella regione vivano circa 2,5 milioni di specie di insetti, 3.000 specie di pesci, 1.294 specie di uccelli (si pensa che un quinto di tutti gli uccelli viva nella foresta amazzonica), 427 specie di mammiferi, 427 specie di anfibi e 378 specie direttili e sono state classificate almeno 40.000 specie di piante. Gli scienziati hanno descritto fra le 96.669 e 128.843 specie di invertebrati solo in Brasile.

La diversità delle specie di piante è la più alta sulla Terra e alcuni esperti valutano che 1 km² possa contenere più di 75.000 tipi diversi d'albero. 1 km² di foresta amazzonica può arrivare a 90.790 tonnellate di piante.