giovedì 31 maggio 2012
Il suono delle corde:I Cordofoni
Banjo
Strumento a corde pizzicate di origine
africana,ma molto impiegato nella musica
popolare nordamericana.Generalmente a
5 corde,è caratterizzato dalla pelle tesa sulla
cassa armonica circolare.
Koto
E' uno degli strumenti tradizionali della
musica giapponese.
Il suono degli oggetti:Gli Idiofoni
Mbira
Strumento africano costituito da alcune lamelle di metallo
fissate a una tavoletta cava di legno;si suona con i due pollici
le estremità libere delle lamelle:l'altezza delle note è
determinata dalla lunghezza delle lamelle stesse.
il suo uso è spesso legato al culto degli antenati e al ciclo
delle stagioni.
Sekere
Strumento usato originariamente dalla popolazione Yoruba
in Nigeria,ma oggi impiegato anche nella musica
latino-americano.E' costituito da una zucca essiccata e
svuotata,attorno alla quale viene posta una rete fatta di semi,
piccole conchiglie o perline.Viene suonato muovendo con una mano
la zucca e appoggiando l'altra alla rete.
Bonang
Si tratta di una serie di piccoli gong in bronzo sospesi su
corde e montati orizzontalmente su un telaio,che vengono
percossi da due mazzuoli.Il Bonang fa parte del gamelan,
l'orchestra tipica della musica Indonesiana e dell'isola
di Giava in particolare.
giovedì 24 maggio 2012
Il suono dell'aria:gli Aerofoni
Didjeridoo
Costituito da un ramo di eucalipto
reso cavo dalle termiti,è lo strumento
tipico degli aborigeni australiani.
Può raggiungere anche i 4 metri.
Pungi
Dotato di due canne e di un' imboccatura
costituita da una zucca,è lo strumento
usato dagli incantatori di serpenti
dell' India
Ocarina
Piccolo flauto globulare di origine italiana,
è generalmente costruito in terracotta.
Esistono ocarine di diverse dimensioni
alle quali corrispondono timbri e registri diversi.
giovedì 17 maggio 2012
Definizione Gioco
In etologia, psicologia, e altre scienze del comportamento, per gioco si intende una attività volontaria e intrinsecamente motivata, svolta da adulti, bambini, o animali, a scopo ricreativo.[1] Nella lingua italiana, la parola "gioco" viene anche impiegata in modo più specifico, riferendosi ad attività ricreative di tipo competitivo, e caratterizzate da obiettivi e regole rigorosamente definiti (come nel caso dei giochi di società o dei giochi da tavolo).Alcuni giochi possono coinvolgere un solo giocatore (si parla di "solitari"), ma, nella maggior parte dei casi, essi prevedono una competizione tra due o più partecipanti.Essendo un tratto fondamentale della natura umana (e condiviso anche da numerose altre specie animali), il gioco è studiato da numerose discipline (per esempio filosofia, antropologia, psicologia, sociologia). Analogamente, lo studio dei giochi in sé, la ludologia, presenta elementi di contatto con numerose altre discipline, incluse alcune legate alla specifica natura di alcuni giochi (per esempio la statistica per i giochi con una significativa componente casuale, o la teoria dei giochi per quelli marcatamente strategici).
giovedì 3 maggio 2012
Ludwing van Beethoven
Ludwig van Beethoven è stato un compositore e pianista tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.
Nonostante i problemi di ipoacusia che lo afflissero prima ancora d'aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, condurre e suonare, anche quando poi divenne completamente sordo. Beethoven ha lasciato una produzione musicale fondamentale, straordinaria per la sua forza espressiva e capace di evocare una gran mutevolezza di emozioni. Beethoven influenzò fortemente il linguaggio musicale del XIX secolo e oltre, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Crebbe in tal modo, nel periodo Romantico, il mito del Beethoven artista eroico, capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento; ciò nonostante, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni e il rigetto dei cromatismi nelle melodie lo collocano nel solco della tradizione del Classicismo pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo
Inno Alla Gioia
O Freunde, nicht diese Töne !
Sondern laßt uns angenehmere anstimmen
und freudenvollere !
Sondern laßt uns angenehmere anstimmen
und freudenvollere !
Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken,
Himmlischer, Dein Heiligtum !
Deine Zauber binden wieder,
Was die Mode streng geteilt ;
Alle Menschen werden Brüder,
Wo Dein sanfter Flügel weilt.
Wem der große Wurf gelungen,
Eines Freundes Freund zu sein,
Wer ein holdes Weib errungen,
Mische seinen Jubel ein !
Ja, wer auch nur eine Seele
Sein nennt auf dem Erdenrund !
Und wer's nie gekonnt, der stehle
Weinend sich aus diesem Bund.
Freude trinken alle Wesen
An den Brüsten der Natur ;
Alle Guten, alle Bösen
Folgen ihrer Rosenspur.
Küsse gab sie uns und Reben,
Einen Freund, geprüft im Tod ;
Wollust ward dem Wurm gegeben,
Und der Cherub steht vor Gott !
Froh, wie seine Sonnen fliegen
Durch des Himmels prächt'gen Plan,
Laufet, Brüder, eure Bahn,
Freudig, wie ein Held zum Siegen.
Seid umschlungen, Millionen.
Diesen Kuß der ganzen Welt !
Brüder ! Über'm Sternenzelt
Muß ein lieber Vater wohnen.
Ihr stürzt nieder, Millionen ?
Ahnest Du den Schöpfer, Welt ?
Such'ihn über'm Sternenzelt !
Über Sternen muß er wohnen.
O amici, non questi suoni!
ma intoniamone altri
più piacevoli, e più gioiosi.
Gioia, bella scintilla divina,
figlia degli Elisei,
noi entriamo ebbri e frementi,
celeste, nel tuo tempio.
La tua magia ricongiunge
ciò che la moda ha rigidamente diviso,
tutti gli uomini diventano fratelli,
dove la tua ala soave freme.
L'uomo a cui la sorte benevola,
concesse di essere amico di un amico,
chi ha ottenuto una donna leggiadra,
unisca il suo giubilo al nostro!
Sì, - chi anche una sola anima
possa dir sua nel mondo!
Chi invece non c'è riuscito,
lasci piangente e furtivo questa compagnia!
Gioia bevono tutti i viventi
dai seni della natura;
tutti i buoni, tutti i malvagi
seguono la sua traccia di rose!
Baci ci ha dato e uva, un amico,
provato fino alla morte!
La voluttà fu concessa al verme,
e il cherubino sta davanti a Dio!
Lieti, come i suoi astri volano
attraverso la volta splendida del cielo,
percorrete, fratelli, la vostra strada,
gioiosi, come un eroe verso la vittoria.
Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero Fratelli,
sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.
Vi inginocchiate, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra il cielo stellato!
Sopra le stelle deve abitare!http://www.youtube.com/watch?v=vSPYFTeSmDU
Riff
Il riff è una frase musicale (ossia una successione di note con una propria identità espressiva, come lo è in linguistica la frase di un discorso) che si ripete frequentemente all'interno di una composizione e che viene utilizzato di solito come accompagnamento. Il termine è Un esempio di riff nella musica rock è dato dall'introduzione di chitarra dei Deep Purple in Smoke on the water; nel sottogenere hard spicca quello di Jimmy Page in Whole Lotta Love dei Led Zeppelin. Un esempio di riff nella musica classica, genere nel quale si usa più propriamente il termine ostinato, è dato dal Bolero di Ravel.
Nella musica jazz si caratterizza come una breve frase musicale, semplice, generalmente facile da ricordare, destinata a durare più o meno a lungo, normalmente utilizzata come sottofondo a improvvisazioni solistiche, ma che può anche costituire il nucleo di un brano musicale.
Più in generale la parola riff denota brevità, ripetizione e tensione ritmica ed è spesso associata a uno specifico strumento (nella musica rock principalmente la chitarra): differisce, quindi, dall'assolo, che è una breve esecuzione solistica, senza ripetizione e a volte con virtuosismi.
Per cellule ripetitive più prolungate (o a carattere rilassato) si usa talvolta il termine groove: quest'ultimo è associato a un ritmo marcato e divertente in contrapposizione al ritmo melodico del riff. Generalmente il riff viene usato soprattutto per dare più musicalità ad un testo.
probabilmente un'abbreviazione e alterazione di refrain
Nella musica jazz si caratterizza come una breve frase musicale, semplice, generalmente facile da ricordare, destinata a durare più o meno a lungo, normalmente utilizzata come sottofondo a improvvisazioni solistiche, ma che può anche costituire il nucleo di un brano musicale.
Più in generale la parola riff denota brevità, ripetizione e tensione ritmica ed è spesso associata a uno specifico strumento (nella musica rock principalmente la chitarra): differisce, quindi, dall'assolo, che è una breve esecuzione solistica, senza ripetizione e a volte con virtuosismi.
Per cellule ripetitive più prolungate (o a carattere rilassato) si usa talvolta il termine groove: quest'ultimo è associato a un ritmo marcato e divertente in contrapposizione al ritmo melodico del riff. Generalmente il riff viene usato soprattutto per dare più musicalità ad un testo.
probabilmente un'abbreviazione e alterazione di refrain
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